Triora - Guida Turistica

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.: TRIORA
 Triora è un comune di 407 abitanti della provincia di Imperia.
 Il comune è situato nella Valle Argentina ed il suo territorio comunale - il più esteso della provincia imperiese - fa parte della Comunità Montana Argentina Armea. Dista dal capoluogo circa 47 km.
 A causa dell'altitudine di 780 metri s.l.m. Triora ha un clima prevalentemente montano, con escursioni diurne accentuate nonostante la relativa vicinanza alla costa. Il freddo invernale, comunque, non è mai eccessivo.
 Alla città è stata conferita nel 2006 la Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano.
 Secondo alcuni storici locali il borgo ha molto probabilmente avuto origine nell'epoca romana, dalla tribù dei Liguri Montani, che si sottomisero all'Impero romano dopo lunghe lotte nel territorio. Come altri paesi vicini venne sottoposto alla Marca Aleramica e successivamente a quella facente capo ad Arduino d'Ivrea.
 In seguito divenne possedimento, intorno al XII secolo, del conte di Badalucco (politicamente dipendente dai conti di Ventimiglia) ed iniziò a stringere alleanze con i paesi e borghi attigui, specialmente con quelli maggiormente vicini alla politica espansionistica della Repubblica di Genova, e ad acquistare nuove terre tra cui metà castrum di Castelvittorio.
 La stretta vicinanza politica con Genova fece sì che in un atto del 4 marzo 1261, rogato poi l'8 novembre del 1267, si sancì il passaggio di Triora come nuovo feudo della repubblica genovese. Il passaggio di proprietà giovò molto al paese e al borgo - soprattutto per le numerose concessioni offerte da Genova, tra cui la libera pena capitale - tanto da diventarne comune capofila della nuova podesteria comprendente i borghi di Molini di Triora, Montalto Ligure, Badalucco, Castelvittorio, Ceriana e Baiardo.
 La creazione di nuove cinte murarie e l'erezione di cinque fortezze difensive creò una sorta di nucleo fortificato, quasi inespugnabile, che mise a dura prova le truppe dell'imperatore Carlo IV nella tentata conquista del borgo. Persino la repubblica ebbe notevoli problemi nella gestione, leggermente inasprita per le continue tasse imposte agli abitanti, tanto da far imprigionare il capo delle milizie o distruggere parte della fortezza.
 Nonostante i dissapori creatisi la popolazione rispose positivamente nelle chiamate di guerra, specie nella famosa Battaglia della Meloria del 1284 dove Triora e la sua podesteria inviò nella battaglia marinara contro Pisa circa duecentocinquanta balestrieri a sostegno di Genova.
 Dopo un periodo di pace dal XV al XVI secolo, dove si costruirono chiese e altre opere d'arte, la storia locale di Triora testimonia i famosi processi di stregoneria compiuti dal 1587 al 1589. Alcune donne locali vennero accusate di essere le artefici delle continue pestilenze, piogge acide, uccisione di bestiame e addirittura accuse di cannibalismo verso bambini in fasce.
 I documenti dei processi e dei verbali di interrogatorio sono attualmente conservati presso l'Archivio di Stato di Genova. Le condanne di presunte stregonerie causarono la morte al rogo di diverse fanciulle ed addirittura anche di un ragazzo. Ancora oggi il paese è noto per i suoi processi che scatenarono successivamente uguali reazioni anche in altri borghi liguri e italiani.
 Nel 1625 l'esercito piemontese, guidato da Casa Savoia, cercò invano la conquista del borgo che strenuamente difese le proprie terre, a differenza di altri paesi vicini che - dati alle fiamme - si arresero ai sabaudi. Ulteriori scontri si ebbero nel 1671 con il comune di Briga per futili motivi legati al territorio da pascolo.
 A seguito della caduta della Repubblica di Genova nel 1797 e l'istituzione della Repubblica Ligure di Napoleone Bonaparte divenne capoluogo cantonale della Giurisdizione degli Ulivi e dal 1805 parte integrante del Dipartimento delle Alpi Marittime francese.
 Il Congresso di Vienna del 1814 stabilì il ritorno di Triora nei territori del Regno di Sardegna, così come gli altri comuni liguri della precedente repubblica democratica ligure napoleonica, e il definitivo passaggio nel neo costituito Regno d'Italia. Nel corso del XX secolo la storia di Triora subì, secondo alcuni per le continue liti tra amministratori, notevoli contrasti governativi specie del territorio comunale anche in seguito alla costituzione del comune di Molini di Triora nel 1903. La seconda guerra mondiale contribuì drasticamente alla decaduta del comune, dove la furia nazista si accanì furiosamente il 2 e 3 luglio del 1944. Il borgo venne dato alle fiamme e radendo al suolo interi quartieri, causando il repentino spopolamento del comune. Finita la guerra si ridisegnarono i confini comunali nel 1947 e si stabilì l'assorbimento della frazione brigasca di Realdo, che scatenò vivaci contese comunali.